Quando una nasce Maria Dolores e passa gli anni delle elementari ad essere chiamata “Dolores de panza” al liceo decide di diventare Dolly nella speranza che tutti quei Dolores vengano dimenticati. Cresce felice, al massimo qualcuno che piacevolmente le canta “Hello Dolly” come nel film della Streisand ……finché un giorno succede l’inaspettato. Qualche scienziato malato decide di studiare la clonazione, scusate ma a me tutte queste sperimentazioni spaventano, e cosa fa ? Clona una pecora. E fin qui ……E poi? Decide di chiamarla Dolly. E nooooo la maledizione del nome ricompare perseguitandomi. Da quel giorno ogni volta che dicevo che mi chiamavo Dolly mi chiedevano immediatamente – Dolly come la pecora ? – imparai allora a rispondere – No la pecora come me io nacqui prima – insomma bionde e ricce tutte e due avevamo un qualcosa di familiare ma ci tenevo a precisare che ero la primogenita. Così da Dolores de Panza passai a Dolly come la pecora e nessuno che mi chiamava con il mio nome e basta. Ora che sono saggia dico chiamatemi un po’ come vi pare, Maria Dolores, Dolores o Dolly, l’importante è che non mi chiamate “Maria” .
Nomen omen? Non è da tutti ascoltare Louis Amstrong che canta una canzone famosissima a te dedicata, non è da tutti essere clonati, non è da tutti essere citati nei libri di scienza, non è da tutti essere presenti in un museo nazionale, non è da tutti essere cantati a Broadway. In fondo l’agnello, che poi diventerà pecora, è pure simbolo di purezza, poteva andarti peggio con la scelta dell’animale…
Importante è essere Dolly, fondamentale è che non ti chiamino Maria.
Grazie Dr. Cold in effetti sono
piu’ fortunata che all’apparenza 😜
….non c’entra nulla con la pecora Dolly, ma sai che Chante Clair ha funzionato? Quel bianco che vagamente può ricordare il candore …. della neve… è ritornato 🤗