Quando finisce una storia d’amore le donne elaborano il lutto gli uomini elaborano un’altra donna

Ebbene sì la diversità tra i due mondi, maschile e femminile, si vede soprattutto nell’interpretazione della fine di una storia d’amore. Le donne piangono, si colpevolizzano, passano ore al telefono con l’amica del cuore a martellarle le p…lle che non ha, strappano foto …… Ma soprattutto si imbruttiscono. Spesso vanno dal parrucchiere a fare tagli impossibili o cambiando il colore dei capelli per poi ritrovarsi in una metamorfosi che non piace ed andare ancora più in crisi. Le donne deluse per amore non vogliono più uscire e passano le serate sul divano struggendosi davanti a film d’amore e sbafandosi scatole di cioccolatini. Insomma una debacle che richiederà mesi per il restauro.

Gli uomini ….. Quale crisi? Loro hanno già seminato in dirittura d’arrivo della fine della storia ed hanno agende piene di numeri. Praticamente scivolano da una all’altra, come passando un testimone nella staffetta, senza un attimo di solitudine. Generalmente l’atteggiamento è da “Lucignolo bellavita”. Anzi se con voi si erano impigriti ora sono tutta una cena, un aperitivo, un locale….. Ma naturalmente non da soli ma accompagnati. A volte da una definita la donna della vita ( ma non eravate voi?? Ndr) a volte da una diversa ogni sera. Vero è’ che non perdono un colpo ma soprattutto non perdono una donna.

Non ho suggerimenti in merito tanto Venere continuerà a struggersi e Marte a divertirsi …………

2 commenti su “Quando finisce una storia d’amore le donne elaborano il lutto gli uomini elaborano un’altra donna”

  1. Trovo molto intenso questo blog, e l’impostazione generale.
    Intuitivo, provocatorio, mai provocante, refrattario a concedere ammiccamenti marketing oriented. Insomma intelligente e di classe.
    Per questo, e non solo, sono sorpreso della scarsa numerosità di followers e di commenti, comparato a certe mediocrità di persone che si reputano famose, e dalle loro corte.
    Complimenti Dolly, chiunque tu sia, come genere, razza e religione.
    Max Angelo

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