io come la Venere di Milo

Non so se succedono tutte a me ma sicuramente me ne succedono molte. Quella volta che ad una cena conobbi un critico d’arte milanese scrittore di molti libri e per una mia passione per la storia dell’arte mi persi più di 5 minuti a badarlo. Bene a fine cena mi propose di vestirmi come la Venere di Milo ( forse svestirmi era più corretto ) per solo rimirarmi, non mi avrebbe toccata con un dito ma solo ammirata. La mia domanda sorse spontanea :- ma mi devo levare le braccia ? – Lui si irritò molto ( capendo che lo stavo prendendo in giro ) e non perderò tempo a scrivere le brutture che mi disse. Uomini imparate ad incassare che se usciste con classe dalle proposte inadeguate che fate forse non perdereste proprio tutti i punti in un’unica volta.

2 commenti su “io come la Venere di Milo”

  1. Dolly Dolly, non posso che esprimere le mie scuse a nome del genere maschile. Non perché il critico ci provò, ma perché lo fece con la goffaggine di un pangolino e la sensibilità di un bufalo cafro. Una dote del corretto corteggiatore è quella di avvertire ciò che si può permettere di fare per scardinare le difese della concupita. Diciamolo pure con un po’ più di realismo: può incunearsi solo nelle brecce murarie che gli sono state aperte. Talvolta può anche osare e trasgredire, ma deve saperlo fare con umorismo e garbo. Il tuo è certamente un caso di scuola da catalogare come “worse practice”!

  2. Caro Alessandro,
    dal modo che scrivi scuse non devi chiedere nemmeno per interposta persona . Quando mi capitano queste cose mi chiedo cosa ho sbagliato ma poi preferisco riderci sopra e magari scrivere una pagina del blog
    Con simpatia

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