Gli uomini preferiscono Cenerentola a WonderWoman

Vorrei finire il 2018 con la mia perla di saggezza : gli uomini preferiscono Cenerentola a WonderWoman. Si, perché agli uomini piacciono le donne indifese non le guerriere. Quelle piacciono solo nei film, nella vita reale gli uomini vogliono sentirsi utili e prediligono le bisognose della loro utilità. Voi donne, che vi siete rese autonome guarda caso, spesso siete sole. Perché ? Perché un uomo non vi dà valore aggiunto e quindi lui scappa. Ma vi siete mai chieste il successo di tante donne straniere? Bene, iniziatevelo a chiedere. Sembrano spaurite, piccoli calimeri in cerca di un guscio… e così riescono a farsi sposare e spesso mantenere. A noi invece, non ci mantiene proprio nessuno, a volte, invece, manteniamo qualche principe azzurro alla deriva. Che dirvi se non di smettere le guerre e iniziare a perdere scarpette … una ragazza scalza colpisce sempre e non è detto non arrivi una Jimmy Choo

Ma Gioele chi?

Oggi il blog me lo dedico perché sono stata duramente attaccata da Gioele, nome di pura invenzione per non beccarmi querele. La differenza tra me e te e’ che io sono “ Dolly” bionda come Marilyn e slanciata come la Barbie e tu sei uno gnomo. Io se partecipo ad un evento tutti si ricorderanno di me, tu se vieni citato dopo l’evento mi chiederanno – Gioele chi? – perché passi inosservato. Hai ben da ridire sui miei post di Matisse disperso con 500 condivisioni, i tuoi hanno solo il like di tua zia. Sono agitata ? No sono attiva perché a differenza tua sono giovane dentro e non pensionata come te. Ieri mi sei venuto addosso come un treno ad Alta Velocità con le tue critiche ma ricordati che ti dedicherò solo questa pagina del Blog per dirti – sei piccolo dentro e fuori, dato che madre natura non ti ha dotato ne di cm fisici che di cm morali. Con questo chiudo e ribadisco :- Gioele chi ? –

Peloso VS Fidanzato

Che dire : la battaglia e’ aperta – Peloso contro Fidanzato – chi vincerà ? Il peloso ti aspetta dietro la porta ore come se il suo unico scopo sia la tua presenza. Il fidanzato, al massimo, ti aspetta cinque minuti e poi inizia a sbuffare. Il peloso e’ sempre dove sei tu, anche in bagno ti segue, perché ha bisogno di te, e’ la tua ombra. Il fidanzato ti perde anche dentro casa per farsi gli affari suoi su internet. Il peloso vuole sempre le coccole. Il fidanzato le vuole quando sta bene a lui. Il peloso dorme ai tuoi piedi stando in un angolino. Il fidanzato dorme al tuo fianco lasciandoti 15 cm prima di cadere dal letto. Che dire, il Peloso vince su tutti i fronti ed’e’ per questo che se lo perdi lo cerchi disperatamente mentre se il fidanzato lo perdi per merito di un’altra, perché sempre di un’altra si tratta, glielo lasci … 

Esprimi un desiderio

Il mio desiderio era – Ritrovare Matisse – oggi, come ogni giorno dal 30 Novembre, sono uscita a chiamarlo. Per la prima volta sentivo un gatto rispondere al mio urlo disperato – Matisse – Miao – Matisse – Miao – non era un miao qualsiasi ma una risposta al mio richiamo. Veniva da una costruzione in una villa abbandonata vicino a casa. Mi metto a scavalcare il cancello, aiutata un passante per non rischiare di finire infilzata, corro alla costruzione da cui arrivava il Miao e lo vedo da una finestra. Rompo il vetro con un vaso di fiori, tolgo i pezzi di vetro tagliandomi e apro la finestra. Lui, terrorizzato si fa prendere da Fausto e scappa … corre a casa a rifugiarsi. Questo mi ha insegnato che a Natale i miracoli avvengono, questo è il mio. Tutti dovete esprimere un desiderio con il cuore. Credici e vedrai che si avvererà, qualcuno Lassù ha deciso che stavo soffrendo troppo… e mi ha dato il mio sogno – con Matisse volevo passare Natale e con lui lo passerò ❤️

Noi che negli anni ‘90 portavamo le spalline

Ma vi ricordavate gli abiti con le spalline? Quelle cose in gomma piuma che ci facevano tutti gladiatori? Un conto quelle nei cappotti o giacche che erano incorporate, i veri incubi erano quelle con “strap” che attaccavamo a camicie e maglioni spostandole da capo a capo. Spallina su camicia sotto spallina su cappotto, Massimo Meridio ci faceva un baffo. Eppure eravamo belle così. Io le spalline, ai tempi, avrei dovuto metterle nel reggiseno, ma la moda non lo prevedeva allora. Nelle valigie oltre al tacco 12 si mettevano le spalline di ricambio  – metti che ne perdessi una … ebbene sì ad una cena, ricordo ancora, il cameriere che mi porse con il vassoio la spallina che mi era caduta da una manica corta. Ancora rido, ricordando la persona che avevo di fronte se avesse mai pensato che fossi sciancata vista una spalla enorme e una rachitica. Bei tempi, tutti più giovani, tutti spensierati ma soprattutto tutti spallati 😎

Le domande che creano angoscia

Ci sono momenti della vita in cui non sai nemmeno che farai un giorno per un altro e ti lasci vivere serenamente in una sorta di “Carpe Diem” terapeutico. In questo momento di oblio perché c’è sempre qualcuno che fa domande sconvenienti? In questo momento dell’anno la domanda classica per eccellenza e’ – Cosa fai a capodanno ? – Tu che non sai nemmeno cosa farai per cena ti ritrovi in un dedalo da cui non sai come uscirne. – Cosa farò per Capodanno ? Aiuto, ma devo per forza fare qualcosa? – Solo il pensiero di superare la mezzanotte sveglia, ora che alle 22.00 già ronfo, mi crea agitazione. Ma perché non mi avete lasciato nella mia barchetta portata dalle onde del destino? Uffa, ora mi toccherà decidere cosa fare, io che come unica decisione voglio capire come vestirmi la mattina (e che fatica). Ma perché la gente si preoccupa di cosa farò? Non lo so e non lo voglio sapere ora. Se poi dovessero chiedermi anche – Cosa fai a Natale ? – al “ cosa” potrebbero essere disintegrati da raggio laser, così almeno loro hanno finito di porsi problemi.

Avete provato a dare le medicine al gatto?

I padroni dei gatti quando l’amato si ammala hanno due problemi : uno il gatto che sta male, l’altro dovergli dare le medicine. Anni di gatti e non ho ancora imparato la tecnica. Se devi dare una pastiglia al gatto non ti invidio. Come prendere un gatto e tenerlo fermo per dargli la pastiglia? Io lo blocco, come sedendomi sopra da dietro, lo prendo per il coppino e cerco di infilare la pastiglia in bocca. Bene, lui deglutisce con tua soddisfazione e la sputa. A quel punto e’ una guerra tra titani e inizia l’inseguimento per tutta casa. Se, dico se, lo riesci a brincare prova tu ad aprirgli le fauci, rischi una falange. Pastiglia spinta con forza e dopo due secondi risputata sul tappeto. Dopo un’ora di tentativi tu sei da pronto soccorso e il gatto pare abbia finalmente ingoiato la medicina. Illuso, il primo giorno che sposterai i divani, troverai in fila tutte le pastiglie che speravi aver dato. I gatti sono così, fanno solo quello che vogliono e ingoiare una medicina non appartiene ai loro voleri.

Perdere un peloso

Ho perso Matisse. Matisse era la mia famiglia, a casa Schiratti eravamo io e lui. Lui mi aspettava al rientro dal lavoro, se mi fermavo fuori della porta a parlare lui mi chiamava. Appena entravo lui mi veniva in braccio e strusciava la sua testolina sulla mia guancia. Lui dormiva con me per non farmi sentire sola. Lui c’era. Da quando avevamo perso Bizet, lui mi aveva messo al centro del suo mondo. Venerdì mattina e’ uscito per il solito giretto e non è più tornato. Sono caduta nel baratro. Piango e continuo a cercarlo, non può la vita avermi portato via anche lui. Lo aspetterò come sto ancora aspettando Bizet, voglio sperare nei miracoli. Perdere un peloso e’ come perdere un pezzo di te, loro dipendono da te e tu te ne prendi cura come fossero persone. Solo chi ha pelosi può capire, gli altri ci vedranno esagerati. Esagerato invece e’ il calore che loro ti danno che tanti umani non sono in grado. Perdere un peloso e’ perdere un pezzetto di te, li porterai sempre nel cuore e non passerà giorno che qualcosa in casa non te li ricordi … io non cambierò più i divani con le sue graffiate, sarà la sua firma ❤️