
Tra moglie e marito non dire la tua

Vado a Milano per Sant’Ambreüs come ogni anno per ritrovare la mia vita passata e a cena con Ilaria, mia cara compagna di Liceo e amica da sempre, ricevo in regalo il libro dedicato al suo Papà – Mercante di Sogni – con tanto di dedica. Emozione allo stato puro perché suo papà, il Dr. Attilio Ventura – presidente della Borsa di Milano – era uno dei miei Miti nella mia Adolescenza. Si perché nei miei anni in tv non ci andavano tutti come ora e al telegiornale tu vedevi solamente il Presidente della Repubblica, il Papa e il papà di Ilaria. Il giorno seguente alle apparizioni televisive noi correvamo in classe urlando – Ilaria c’era tuo papà in televisione – e lei, che avrebbe potuto vantarsi come pochi si vergognava invece. Ilaria e’ stata la persona più umile che ho incontrato a scuola, lei che avrebbe potuto guardare il mondo dall’alto in basso (altezza a parte). Ancora oggi, donna adulta, lei rimane umile pur essendo la figlia del mio mito. Ricevere quindi il libro dedicato a lui con sua dedica a me mi ha riempito di gioia e questo regalo rimarrà sempre una cosa preziosa da custodire gelosamente. Grazie Ilaria per avermi riportato in quegli anni in cui noi ragazzine ci entusiasmavamo per poco, per poco per i canoni odierni ma per molto per i nostri canoni … e al Dr. Attilio dico – un grande uomo rimane un grande uomo e un mito non tramonta mai – con affetto Dolly 😻
Come potrei non festeggiare i miei pelosi, i miei compagni di vita, i miei orsetti … insomma i miei scopi di vita. I gatti conquisteranno il mondo ma in primis hanno conquistato me. Casa Schiratti non puo non avere gatti come padroni di casa. Matisse e Moshe con l’amico Sebastian vivono in casa cambiando giacigli su cui riposare le stanche membra ogni giorno. in giardino ci sono ciotole per gli a-mici di passaggio … crocchini e pappa umida a volonta’. Il mio frigor puo’ essere vuoto di cibo umano ma le dispense con le pappe dei pelosi non si chiudono. Io penso per primi a loro poi a me. Pazzerella? No – mamma di mici e in quanti mi capiranno. Quando poi mi cercano per le coccole mi sciolgo… non me ne voglia il mio fidanzato ma come dico sempre – loro c’erano prima di te –
Con tutto il bene possibile un grosso augurio a tutti i gatti del mondo ❤️❤️
Il mio nome e’ Evha Kant – Evha con l’h per distinguermi dalla fidanzata di Diabolik, si perché a me Diabolik mi fa un baffo. Io non rubo gioielli, io rubo cuori … arte complessa, da pochi in uso. Si da pochi in uso perché rubare i cuori e’ difficile – per pochi. Ci vuole fascino e bravura e una cassaforte di ghiaccio per conservare i cuori rubati. Molti entrano nella mente delle persone, pochi rubano il cuore. Molti rubano pietre preziose pochi rubano cuori. Non vi svelerò il mio segreto anche perché un vero segreto non c’è … c’è’ un’innata bravura. E chi si ritrova senza cuore cosa farà poi? Non ti dimenticherà mai … rubare cuori rende immortali. Il mio nome e’ Kant – Evha Kant e rimarrò immortale perché rubo cuori e le persone non possono dimenticarmi.
Oggi mi sono presentata al lavoro con un cappotto in peluche rosa e ironicamente mi hanno chiesto se avevo ucciso la Pantera Rosa. Nessuno può uccidere la Pantera Rosa, lei rappresenta l’ironia che salverà il mondo. La sua flemma, cadenzata da una camminata a passi di danza, ha incantato generazioni. Io non ho ucciso la Pantera Rosa, io la emulo… no Dolly come la pecora, ma Dolly come la Pantera Rosa. Cerchiamo di tingere il mondo di rosso mischiato al bianco e procediamo al suono di una colonna sonora che ci rende unici… unici come la Pantera Rosa. Il rosa non è solo il colore delle femminucce, il rosa e’ la tinta della felicità … da domani sarò più Rosa e più Pantera perché la vita va’ affrontata scodinzolando ❤️❤️
Educazione questa sconosciuta. Si perché al giorno d’oggi sembra che definirsi “Educato” sia un difetto. Nessuno rispetta nessuno, la gente non dice quello che pensa, magari, si ascolta intanto che parla – non ragiona e butta fuori parole e verbi senza pensare chi ha di fronte. Ti prendi del deficente da giovani che hanno ancora la bocca sporca di latte e che non hanno capito cosa stavi dicendo. Che tristezza, un tempo l’età era sinonimo di rispetto, ora più giovani sono e più credono di detenere il segreto del Santo Graal. A volte credo che il battipanni messo a riposo sia stato un errore delle nuove genitrici. Vi ricordate come eravamo? Già alle elementari se la maestra ti metteva un brutto voto tu rischiavi le botte, ora se la maestra ti mette un brutto voto le botte le rischia lei. Non dico di essere puniti per tutto ma un po’ di educazione “uscitela”. Per non parlare poi della grammatica, insieme alle buone maniere si sono persi anche i congiuntivi. E dei leoni da tastiera ne vogliamo parlare? Piccole pulci con criniera che si nascondono dietro un pc per dar sfogo alle loro repressioni. Come diceva Papà Schiratti – l’educazione non si impara sui banchi di scuola – propongo allora meno laureati e più educati 😎
A volte sono proprio anacronistica e parlo di cose che i giovani d’oggi non possono comprendere, un po’ mi dispiace ma e’ più forte di me – mi accontenterò quindi del pubblico over 50. Io venni su con le estati suggellate dai motivi di Baglioni, il Claudio nazionale musicava poesie che incantavano la mia generazione. Le chitarrate sula spiaggia cantando – quella tua maglietta fina – sono ricordi indelebili. Il primo bacio a fior di labbra, il batticuore al chiaror della luna, il bagno di mezzanotte. Chi non ricorda una cotta estiva sulle note di “ questo piccolo grande amore “.Brividi che corrono ancora lungo la schiena. Amori nati in spiaggia che duravano il soffio di una vacanza per poi essere dimenticati tra le pagine di un diario al ritorno in città. Che emozioni, che sensazioni… indimenticabili come solo i sedici anni possono essere. Ora e’ tutto diverso, non ci emozioniamo più così, non ci innamoriamo davanti ad un falò e non abbiamo un diario a cui confidare tutto. Che bello sarebbe rivivere per un attimo tutto questo … un attimo ancora. Non sarà certamente come allora ma sono sicura che risentire Baglioni in riva al mare potrebbe avere un effetto dirompente… concludendo il mio Dollypensiero nulla tolgo a Fedez, ma per me Baglioni rimane Baglioni e so che la generazione Discovery mi capirà ❤️
A volte il momento migliore della giornata e’ l’ora della nanna… quando arrivi esausta la sera da essere raccolta con un cucchino, da caderti la testa nel piatto, da far fatica a mettere una posata in lavastoviglie … e’ proprio allora che desideri andare a nanne bobo’. Finiti i tempi della voglia di uscire, il dopo cena siglava l’inizio della nottate- andiamo in vita – era il motto dei Lupi della Notte. Ora il dopocena sigla l’inizio del – andiamo a letto – Eppure sono sempre io, la Dolly che animava le serate, la Dolly con il tavolo nella disco di tendenza, la Dolly che faceva un dritto non dormendo nemmeno un’ora. Ora dovessi fare un dritto lo farei direttamente al pronto soccorso. Gli anni inesorabilmente passano e ci sono giornate come oggi che potreste trovarmi addormentata nel vaso di gelsomino come Matisse. Che dire? Lo smalto dei 20 anni e’ rimasto, non è rimasta la tempra. Visto che Carboni afferma – ci vuole un fisico bestiale – io di bestiale ho solo il sonno … quindi “ Buone Nanne a tutti “ 😴😴